Elettricità sicura in casa o per il fai da te
Un impianto elettrico in cattive condizioni può costituire un pericolo potenziale. Pertanto, se vi capita di avere spesso problemi con l’elettricità, è bene che prendiate in seria considerazione la possibilità di far revisionare l’impianto e, se è il caso, di farlo sostituire globalmente, soprattutto se l’abitazione è di vecchia data.

Anche l’uso imprudente dell’impianto elettrico può essere fatale: un filo sbadatamente lasciato scoperto, un collegamento frettoloso, un lavoro intrapreso su un impianto senza prima aver staccato il contatore sono tutti molto rischiosi.

Per non correre rischi

• Accertatevi che su elettrodomestici e apparecchiature elettriche vi sia il marchio INIQ (Istituto Marchio di Qualità) a garanzia che essi, prima di essere messi in commercio, siano stati sottoposti a controlli che ne hanno verificato la conformità alle normative vigenti in materia di sicurezza.

• Fate installare da personale esperto la ‘messa a terra’ e un interruttore differenziale (‘salvavita’) ad alta sensibilità che interrompe l’energia elettrica in caso di dispersione o di folgorazione.

• Disattivate sempre l’interruttore generale quando effettuate piccole riparazioni o interventi sull’impianto elettrico. Questa precauzione va presa anche quando cambiate una lampadina.

• Non togliete mai le spine dalle prese tirandole per il filo.

• Sostituite le spine rotte, preferendo possibilmente quelle recanti il marchio IMQ.
Evitate invece riparazioni improvvisate, per esempio, col nastro isolante.

• Non sovraccaricate, con spine doppie o con riduttori, un’unica presa con più apparecchi.

Salvavita e messa a terra
L’interruttore differenziale, più comunemente noto come ‘salvavita’, è l’unico dispositivo in grado di proteggere le nostre case dai rischi di folgorazioni dovute all’elettricità. Per esempio, se su un apparecchio si deteriora l’isolamento elettrico, si creano delle tensioni pericolose sulle parti metalliche dovute a dispersioni di corrente. In questo caso, il salvavita interviene automaticamente interrompendo il circuito su tutto l’impianto elettrico.

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Però, perché il salvavita sia in grado di registrare il guasto, è indispensabile che l’apparecchio sia collegato a terra. Esistono tuttavia anche apparecchi che non devono essere collegati a terra perché provvisti di un doppio isolamento particolarmente robusto, grazie al quale è molto difficile che si verifichi un guasto.

Appartengono a questa categoria tutti gli utensili elettrici da cucina, o altri di, piccole dimensioni come per esempio, il rasoio elettrico, l’asciugacapelli ecc. L’installazione di un salvavita non è di per sé un’operazione particolarmente difficile.

E tuttavia indispensabile l’intervento di personale esperto, in grado di garantire un lavoro sicuro e di stabilire se il tipo d’impianto è adatto a questo tipo di protezione.

Piccoli interventi ‘domestici’
Si tratta in genere della sostituzione di fili logori o di spine rotte. Se decidete di effettuare questi piccoli lavori senza richiedere l’intervento dell’elettricista è indispensabile che seguiate alcune regole semplici ma fondamentali.

• Per prima cosa dovete disinserire la spina dell’apparecchio sul quale intendete intervenire:

• aprite la spina e allentate il pressacavo e i morsetti per consentirvi di staccare il filo da questi;

• rimuovete poi con le forbici la guaina protettiva facendo attenzione a non intaccare i fili conduttori (quelli in rame avvolti nella guaina isolante);

• fate in modo che i fili privati della guaina siano Per sostituire una spina, preparate prima il cavo elettrico rimuovendo la guaina protettiva ( I e 2) e poi ‘spellate’ con le forbici (31 i singoli tutti della stessa lunghezza: circa I centimetro;

• inserite i fili nei relativi morsetti, preoccupandovi di collegare al morsetto centrale il filo di terra;

• serrate bene i morsetti, ma senza forzare eccessivamente per evitare di danneggiare i fili di rame:

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• riavvitate il pressacavo e poi la spina.

COME RISPARMIARE ENERGIA ELETTRICA

• Lavastoviglie e lavatrice sono tra gli elettrodomestici quelli che hanno il più alto consumo di energia.
Per questa ragione metteteli in funzione solo quando sono a pieno carico.

• Evitate di lasciare il boiler acceso di continuo, perché quando la temperatura dell’acqua scende di solo 3 o 4 gradi, il boiler si riaccende e impiega parecchio tempo prima di raggiungere la temperatura tarata.
Prendete invece l’abitudine di accenderlo alla sera e di spegnerlo al mattino: oltre all’acqua calda per la ‘toilette’ mattutina ne avrete a sufficienza per gli usi domestici anche durante il giorno.

• Installate il frigorifero distante dalle fonti di calore (termosifoni, cucine economiche, fornelli ecc.), apritelo il meno possibile e tenetelo su una temperatura medio-bassa.

• Se, nelle stagioni intermedie (prima che venga avviato il riscaldamento centralizzato o subito al termine), siete costretti ad accendere la stufetta elettrica, abbiate cura di collocarla al centro della stanza che intendete riscaldare e spegnetela appena la temperatura dell’ambiente è diventata confortevole.

• Sappiate che le lampadine note in commercio come ‘elettroniche’, anche se decisamente più costose delle altre, sono le migliori perché durano più a lungo e consentono un buon risparmio di energia.
Sono consigliabili anche le lampadine fluorescenti, che però hanno il difetto di diffondere una luce fredda, mentre le alogene sono le lampadine che consumano di più.

Per saperne di più Ecco una carrellata di termini ed elementi per conoscere meglio il vostro impianto elettrico.

Ampère.
È l’unità di misura dell’intensità di corrente elettrica in un circuito.

Cercafase.
E un piccolo cacciavite ‘speciale’ che contiene all’interno del manico una piccola lampadina. Si usa per cercare la fase, vale a dire il circuito o un oggetto attraverso i quali fluisce la corrente.

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Circuito.
E il percorso completo lungo il quale passa la corrente elettrica.

Corto circuito.
Si verifica quando la corrente, deviando dal normale percorso (circuito), passa attraverso cavi o oggetti che possono non essere collegati a terra e che per questo non sono in grado di interrompere la quantità di calore generata, col rischio di fondere o di prendere fuoco.

Conduttori.
Sono indispensabili per distribuire l’energia elettrica nei vari locali di una casa. Possono essere composti di due fili, uno sempre sotto tensione e l’altro neutro, o avere un terzo filo di collegamento a terra, sul quale dirottano tutte le dispersioni di corrente.

Filo di terra.
Convenzionalmente di colore verde e giallo, è il filo lungo il quale la corrente fluisce verso terra e costituisce una garanzia in caso di incidenti.

Fusibile.
È un contatto di poca resistenza che fonde interrompendo la corrente quando si verifica un guasto all’impianto o quando sul circuito c’è un sovraccarico di elettricità.